Borse europee in frazionale rialzo in avvio in vista dell'Eurogruppo straordinario di domani che avrà la questione ellenica al centro, mentre prosegue il braccio di ferro tra Atene e i partner Ue, Germania in testa. Tsipras ha ribadito che non intende estendere il cosiddetto bailout e Berlino ha risposto che senza il programma non ci saranno altri fondi.
Juncker ha avvertito i greci di non aspettarsi che la zona euro si pieghi alle richieste del neo premier. Dall'Austria, dove si trovava in visita, Tsipras ha detto però di essere fiducioso che si possa raggiungere nei prossimi giorni un compromesso con i partner europei, tornando sulla richiesta di un accordo "ponte" fino a giugno che permetta ad Atene di avere più tempo per ristrutturare il debito.
Ieri, all'indomani del discorso con cui Tsipras ha illustrato al Parlamento il programma del nuovo esecutivo, il secondario italiano ha accusato una certa debolezza, con lo spread Btp/Bund tornato in area 130 punti base e il rendimento del decennale salito all'1,66%. Oggi salgono di nuovo a 138 punti base e all'1,74%. Rimane sui massimi di ieri lo spread tra il decennale greco e quello tedesco che sfiora i 1.100 punti con un rendimento del bond di Atene all'11,24%.
In vista della tornata d'aste di metà mese, il Tesoro ieri ha fatto sapere che nell'asta a medio lungo in agenda per dopodomani offrirà tra 6,25 e 8 miliardi in Btp a 3 e 15 anni e il nuovo 7 anni con scadenza aprile 2022. Il Tesoro ha inoltre detto che nell'asta supplementare l'ammontare del Btp a 7 anni potrà essere aumentato del 30%, pari a 1,2 miliardi in più. Per gli altri due titoli la percentuale è fissata al 15%.
Frena i mercati anche il dato cinese sull'inflazione a gennaio che si è attestata sui minimi da novembre del 2009 allo 0,8% su base annuale, mentre è salita dello 0,3% a livello mensile. Oggi l'Istat pubblica i numeri relativi alla produzione industriale di dicembre che, secondo gli economisti, dovrebbe aver segnato una variazione congiunturale nulla dopo la marginale crescita di novembre, a chiusura di un trimestre in cui il settore dovrebbe aver apportato ancora un contributo negativo al pil, seppure meno marcato rispetto al periodo luglio-settembre. La produzione industriale francese a dicembre ha segnato una crescita dell'1,5% rispetto al mese di novembre, superando le attese degli economisti che convergevano su un incremento dello 0,4%.
A Piazza Affari l'indice Ftse Mib sale a quota 20.427 punti (+0,30%). Mediobanca , che ha chiuso il primo semestre dell'esercizio 2014-2015 con un utile netto a 260,6 milioni di euro, in calo del 14,5% rispetto a un anno prima quando il risultato aveva beneficiato di plusvalenze legate alla gestione del portafoglio titoli pari a 152,5 milioni, sale dell'1,13% a 7,58 euro.
L'utile è sostanzialmente in linea con il consenso raccolto dalla banca pari a 250 milioni. Nel solo secondo trimestre l'utile netto è risultato pari a 100,6 milioni, in calo dai 133,5 milionidi un anno prima. L'istituto ha confermato i solidi indici patrimoniali con il Common Equity Tier 1 phased-in stabile all'11% e quello fully-phased in lieve progresso al 12,65%. Il roe si è attestato al 7%. Oggi anche Intesa Sanpaolo (+0,32% a 2,498 euro) pubblicherà i conti.
Da tener d'occhio ancora le popolari perché, come anticipato da Mf-Milano Finanza, diversi advisor sono al lavoro sull'ipotesi di una fusione tra due o tre grandi banche popolari. L'obiettivo è creare un polo difficilmente scalabile con una capitalizzazione da 7-8 miliardi e filiali concentrate nel Nord Italia. La riforma, che ha incassato il consenso ufficiale anche del governatore di Banca d'Italia, Ignazio Visco, sembra ormai inevitabile
Bpm segna un +0,47% a 0,754 euro, Bper un +0,76% a 6,63 euro: oggi si riunisce il cda di entrambe per esaminare i conti 2014. Il Banco Popolare scambia a quota 12,20 euro (+0,25%) e Ubi Banca a 6,25 euro (+0,32%). Ieri la Fondazione Cariplo ha detto che non è interessata a investire nelle banche popolari una volta che si saranno trasformate in spa.
Invece Mps registra un +2% a 0,4397 euro in scia alle indiscrezoni di stampa secondo cui gli hedge fund americani hanno ripreso in mano il dossier dell'aumento di capitale della banca senese. Nelle ultime settimane la capofila Ubs e il consorzio bancario di garanzia avrebbero riscontrato l'interesse a partecipare all'aumento da parte di investitori d'Oltreoceano.
Mentre la Fondazione Carige è impegnata nel dialogo con i quattro possibili compratori della sua partecipazione in Banca Carige (sulla parità a 0,0645 euro): la famiglia Malacalza, il fondo Apollo, il private equity Centerbridge e la società d'investimento InvestIndustrial di Andrea Bonomi.
Oltre alle banche, Telecom Italia sale dello 0,84% a 0,9575 euro dopo che dalle comunicazioni alla Sec è emerso che il fondo Usa Blackrock è salito al 6% del capitale della società. Saipem , che si trova in pole position per l'assegnazione del contratto per il tratto offshore che attraverserà il Mar Nero del nuovo gasdotto che andrà dalla Russia alla Turchia, secondo quanto appreso da Mf-Milano Finanza, sale dello 0,94% a 9,08 euro.
Gtech , che ha completato l'offerta di una serie di obbligazioni senior garantite in dollari per 3,2 miliardi e in euro per 1,6 miliardi, per un ammontare complessivo di 5 miliardi di dollari per finanziare l'acquisizione di Igt, parte con un +0,24% a 17,03 euro. Infine, dopo che i Comuni di Milano e Brescia hanno limato la partecipazione in A2a pur mantenendo saldamente il controllo della superutility lombarda, di poco più dell'1,47% complessivo in più tranche a gennaio, l'azione è stabile a 0,822 euro. A seguito delle ultime vendite, ai due Comuni resta da collocare un altro 3% circa.
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