Il listino di Parigi ha, secondo gli analisti di Société Générale , notevoli chance di ulteriore crescita. Oltre alle blue chip, vale la pena di seguire i titoli a media capitalizzazione, che hanno un potenziale di rialzo che può arrivare al 40%
1) Air France–KLM. Target di 10,4 euro, che implica un potenziale di rialzo del 44%, per la compagnia aerea guidata da Alexandre De Juniac che ha annunciato risultati 2014 in linea con le attese, ma che è stata piuttosto vaga sul 2015, visto che non ha comunicato l'obiettivo di ebitda (reddito operativo lordo). Nonostante ciò gli specialisti della banca d'affari francese ritengono che ci sia un notevole potenziale di crescita degli utili nei prossimi due anni, conseguente anche al maggiore impegno nel taglio dei costi. L'effetto del calo del prezzo del petrolio sarà favorevole ma arriverà in ritardo (il livello attuale di copertura del 2016 è del 27% contro il 62% del 2015). Il debito netto a fine 2014 si è attestato a 5,4 miliardi di euro, leggermente inferiore alle attese. Il titolo, che capitalizza 2,2 miliardi di euro, ha realizzato negli ultimi 12 mesi un total return negativo (-22,5%).
2) Eramet. Sul gruppo minerario che produce nickel, manganese ed acciai speciali il prezzo obiettivo è 126 euro, del 38% superiore alle quotazioni attuali, a cui si aggiunge un rendimento della cedola 2015 dell'1,1%. Il management è fiducioso che, a fronte del calo delle scorte di nickel in Cina, l'impatto delle restrizioni dell'Indonesia sul ferro non lavorato abbia un impatto positivo nel 2015. Il titolo, che capitalizza 2,1 miliardi, beneficerà inoltre di un effetto cambi favorevole e delle iniziative di risparmio dei costi (90 milioni di euro in un piano di 360 milioni fra il 2014 e il 2017). Negli ultimi 12 mesi il total return del titolo sul listino di Parigi è stato del 30,3%.
3) Worldline. Alla società guidata da Gilles Grapinet, leader europeo nel software per i pagamenti elettronici, è stato assegnato un prezzo obiettivo di 22 euro. Il margine di crescita è del 33%, a cui si aggiunge un rendimento della cedola 2015 dell'1,4%. Nel 2014 ha registrato un incremento dei ricavi del 2,8% e del reddito operativo lordo (ebitda) del 6%, a fronte di un margine del 18,7%, mentre l'outlook 2015 è stato in linea con le attese.
4) Criteo. Target price di 50 euro, del 29% superiore alle quotazioni attuali, per il gruppo specializzato nella pubblicità web, che trimestre dopo trimestre riesce a battere le aspettative di mercato. Gli unici rischi sono rappresentati da cambiamenti nella regolamentazione del settore e dall'aumento della competitività. Negli ultimi 12mesi il total return del titolo, che capitalizza 2,3 miliardi di euro, è 24,6%.
5) Imerys. I risultati 2014 del gruppo specializzato in materiali da costruzione e guidato da Gilles Michel, hanno evidenziato miglioramenti sia sul fronte dei ricavi sia della redditività, segno che la strategia di sviluppare prodotti innovativi sta dando frutti. Nel 2014 i nuovi prodotti (lanciati meno di 5 anni prima) incidevano per il 21% sulle vendite. Il dividendo sarà incrementato del 3% in linea con le attese, che corrisponde a un rendimento della cedola 2015 del 2,5%. Il target price di 76 euro implica un potenziale di rialzo del 13,4%. Negli ultimi 12 mesi il titolo ha reso (total return) il 6%.+
6) Orpea. Target di 65 euro, che implica un potenziale di rialzo dell'11%, per la società specializzata nell'assistenza sanitaria a domicilio, che ha annunciato risultati 2014 e stime per il 2015 superiori alle attese. I ricavi sono cresciuti lo scorso anno del 21,2% e quest'anno dovrebbero aumentare del 18,6%. I rischi che potrebbero emergere sono legati a cambiamenti nella regolamentazione e a problemi di esecuzione nelle tre recenti acquisizioni. Il titolo, che capitalizza 3,2 miliardi di euro, ha realizzato negli ultimi 12 mesi un total return del 36,5%.
7 )Vicat. Il gruppo, che opera nel settore dei materiali da costruzione, merita un prezzo obiettivo di 71 euro, dell'11,5% superiore alle quotazioni attuali, a cui si aggiunge un rendimento della cedola 2015 del 2,8%. Il management è fiducioso sui risultati 2015, dopo un 2014 che ha chiuso con un incremento del 6% dei ricavi, che sale all'8% a perimetro invariato e tassi di cambio costanti, perché i cali in Europa sono compensati dagli aumenti in India a Kazakhstan. Negli ultimi 12 mesi il total return del titolo è stato del 12,8%.
8) Ingenico. Alla società high-tech guidata da Philippe Lazare, che opera attraverso i business Smart Terminals, Payments Services e Mobile Solutions, è stato assegnato un prezzo obiettivo di 112 euro. Il margine di crescita è del 13,2%%, a cui si aggiunge un rendimento della cedola 2015 dell'1,4%. Nel 2014 ha registrato un incremento dei ricavi del 19%, mentre il rapporto reddito operativo lordo/fatturato è arrivato al 23,4%. Il total return a un anno è del 49%.
9) STMicroelectronics . Nonostante la notevole performance già realizzata nel quarto trimestre, le quotazioni attuali non riflettono, secondo gli analisti, il vero potenziale del titolo se confrontato con i competitor. La società guidata da Carlo Bozotti merita un target price di 9,5 euro, che implica un potenziale di rialzo del 20%, a cui si aggiunge un dividend yield 2015 compreso fra il 4 e il 4,5%. Il titolo, che capitalizza 6,8 miliardi di euro, ha realizzato negli ultimi 12 mesi un total return del 35,5%.
10) Alstom. Il gruppo guidato da Patrick Kron, e specializzato nei treni e nei sistemi di trasporto, ha siglato di recente un contratto con la Svizzera del valore di 115 milioni di euro per l'alta velocità. Il target price di 32 euro è del 12,3% superiore ai prezzi recenti, mentre il dividend yield è nullo. Negli ultimi 12 mesi il total return del titolo sul listino di Parigi è stato del 45%.