I necrologi professionali su Steve Ballmer si susseguono uno dopo l'altro, all'indomani dell'annuncio del suo ritiro. Ancora fresco è l'eco di altre dimissioni eccellenti, quelle dell'ex ceo di Intel, Paul Otellini, all'inizio di quest'anno. Tutti e due hanno in comune l'aver difeso il core business in modo efficace in molti modi ma, secondo un'analisi di Caroline Gabriel del sito specializzato Rethink Wireless, hanno colto troppo tardi la vera natura della rivoluzione mobile. Tutti e due hanno pensato sarebbe bastato adattare le loro piattaforme e i processi di lunga data ad apparecchi più piccoli e connessi; hanno invece assistito alla proliferazione di una serie di interfacce e architetture di chip che hanno catturato la nuova generazione di consumatori.
Ma mentre gli analisti, molti dei quali sono figli del pc e non dell'epoca smartphone , scuotono la testa per questa mancata visione, il nuovo asse Qualcomm/Google/Apple corre un rischio analogo, quello di cadere nell'irrilevanza.
Per certi versi il dibattito è già obsoleto e quasi pittoresco, sostiene la Gabriel. Windows Phone conoscerà un'altra generazione? Windows RT lo renderà una piattaforma tablet? BlackBerry avrà una nuova prospettiva di vita portando il suo sistema di messaggeria BBM su Android, o sarà Samsung a posizionare Tizen come sfidante di Google? Si tratta di questioni che riguardano la vecchia guardia e di quanto si può rimandare la loro morte nel campo dei cellulari.
Le imprese che definiranno la prossima ondata di comportamento degli utenti in informatica, intrattenimento e comunicazioni, praticamente tutto quello che si svolge sui dispositivi mobili anche quando l'utente è fermo, hanno nomi molto diversi. Qualcomm è ancora molto influente, ma altre sono le società che stanno creando la piattaforma del post-PC, e che si dividono in due gruppi: i giganti web e i colossi cinesi. Alcuni, come Baidu e Alibaba, si trovano a cavallo di entrambe le categorie.
Baidu incarna l'ascesa del nuovo approccio sia nel mondo web sia in quello cinese. C'è ancora una tendenza tra gli osservatori del settore a considerare la Cina come un'isola tecnologica con poca influenza sul futuro complessivo dell'esperienza mobile. Invece è ora il più grande mercato per i dispositivi intelligenti e presto sarà quello con la maggiore base di installazioni, e sta sempre più influenzando gli utenti e gli sviluppatori di altre aree ad alta crescita, come Indonesia e India. Aziende come Baidu estenderanno presto la loro influenza in tutto il mondo, direttamente o indirettamente.
Il più grande motore di ricerca cinese ha lottato molto per sfruttare la propria leadership in una piattaforma mobile forte, ma ora sta cambiando. Sta passando dall'emulare Google e dal prendere in prestito le idee della comunità Android al fare progressi con idee proprie ed originali. Solo in questo mese ha acquisito il sito di gruppi d'acquisto Nuomi per rafforzare la propria offerta di vendite localizzate, ha lanciato un servizio di pagamenti mobile per aiutare gli sviluppatori a monetizzare le loro applicazioni casual e leggere, e ha annunciato la possibilità per i clienti di visualizzare in anteprima applicazioni mobili senza la necessità di scaricarle.
Baidu sta puntando molti investimenti in cosiddette lite app, dimostrando di cogliere l'importanza del passaggio dal download ai web service e la necessità di fornire servizi con una completa esperienza multimediale online anche a dispositivi di piccole dimensioni con memoria e potenza di elaborazione limitate.
I nuovi utenti di smartphone, che hanno un budget limitato e sono fin qui cresciuti con le reti mobili come loro unica fonte di elaborazione dati e comunicazioni, sono il motore di crescita per l'industria. Molti giganti del mobile non hanno capito che non basta rendere più economici ed efficienti l' hardware e software esistente. È necessaria una piattaforma completamente nuova per il mobile computing, con solo una nuova interfaccia touch, non un dispositivo e un sistema operativo windows-intel in scala ridotta.
Microsoft ha praticamente ignorato questa base emergente: ha fatto per molti anni sforzi di adattamento verso un pc a costo ultra-basso, mentre ha fatto uscire un sistema operativo mobile che dà il meglio di sè su telefoni molto costosi. BlackBerry è entrato in corsa troppo tardi, e si può ben dimostrare che è così anche per Apple. Android entra in quasi tutti si settori grazie alla vasta gamma di telefonini che l'hanno adottato, ma la macchina di Google che ha dietro rimane anch'essa troppo incentrata sulle norme convenzionali del mondo Mobile (anche se Google ha pure il sistema operativo Chrome). Facebook è saltato troppo presto nel nuovo mondo di HTML5 e delle web app e non ha avuto il coraggio, o la necessità commerciale, di issarsi sulla cresta dell'onda in arrivo. Baidu e le altre aziende che sono cresciute sul web hanno dovuto essere essere più audaci, perché hanno bisogno di differenziarsi da Google e Microsoft e non cavalcare il loro successo.
Così Baidu sta cominciando a pensare come ha fatto Apple nei suoi momenti migliori: definire un utente e un esperienza di sviluppo che sono pienamente adeguati alla nuova base di consumatori, piuttosto che adattarne uno esistente. Il ceo di Baidu, Robin Li, ha detto al recente evento mondiale Baidu introducendo la nuova piattaforma Light Apps: "Il tradizionale modello di App Store ha un difetto fondamentale, perché avvantaggia solo poche applicazioni popolari, mentre un gran numero di piccoli sviluppatori hanno sempre più difficoltà a sopravvivere".
Light Apps è progettato per fornire esposizione (e monetizzazione) ad applicazioni che i clienti potrebbero utilizzare solo occasionalmente. Il motore di ricerca costruirà una piattaforma a tutti gli effetti attorno alla sua nuova offerta, e ha già aggiunto pagamenti mobili, musica, video, guide di viaggio e servizi di localizzazione. Nel mese di luglio, ha acquisito più grande negozio di app mobili della Cina, 91 Wireless Websoft, per quasi 2 miliardi di dollari, e questo mese ha comprato Nuomi per aumentare il suo appeal per i 464 milioni di utenti di internet mobile della Cina e, lungo la strada, far rivivere le sue ambizioni di concedere in licenza al di fuori della Cina la tecnologia della sua Cloud OS e della piattaforma mobile.
Le recenti acquisizioni sono state fermamente concentrate sull'evoluzione di Baidu verso la monetizzazione di ricavi guidati da servizi e dall'e-commerce, non dall'accesso o dai dispositivi. Questa è un'altra caratteristica importante della nuova guardia del mobile, con in prima fila la sempre dirompente Amazon. Chiedere soldi per megabyte o minuti di traffico, sistemi operativi e persino applicazioni diventeranno abbastanza presto cose antiquate come un'interfaccia a finestre, a vantaggio dei siti che offriranno un'esperienza di acquisto attraente, efficiente e persino compulsiva. Gli e-reader e tablet di Amazon, e forse anche le sue future mosse per diventare un operatore di rete (virtuale o anche reale), sono solo canali per incorporare i propri servizi di e-commerce nella vita quotidiana di tutti. Baidu sta affrontando la stessa sfida, quella che i giganti tradizionali del Mobile non hanno ancora pienamente riconosciuto.
Quindi è inutile speculare sull'eredità di Steve Ballmer, Paul Otellini e anche del compianto Steve Jobs. Occorre invece riconoscere che l'esperienza mobile e i profitti del resto di questo decennio saranno creati dai giganti dell'e-commerce e dai fornitori di piattaforme web. In questo scenario, Microsoft, Apple e gli altri rischiano l'irrilevanza, e devono agire con coraggio e in modo innovativo per respingere Baidu, Mozilla, Amazon e una serie di brillanti giovani imprenditori emergenti dalla Cina.