Le borse europee scendono in apertura sulla scia di Wall Street, ritracciando dalla chiusura di ieri quando hanno toccato i massimi da sette anni sui dati del settore privato della zona euro, migliori delle previsioni. In mattinata potrebbero giungere spunti dal fronte marco, con l'Ifo tedesco di marzo, dopo le buone indicazioni fornite ieri dal Pmi. L'indice di fiducia delle imprese tedesche è stimato in lieve rialzo a 107,3 punti dai 106,8 di febbraio.
L'obbligazionario italiano, che ieri ha chiuso la seduta in calo, soprattutto per quel che riguarda le scadenze extra lunghe, sulle quali ha pesato il collocamento del nuovo indicizzato spagnolo a 15 anni, da 3,5 miliardi, vede stamani il Btp decennale ripartire da un rendimento dell'1,34% mentre lo spread Italia/Germania da 113 punti base. Il differenziale Bonos/Bund segna 108 punti per un tasso dell'1,29%.
Intanto si avvicina la tornata di aste italiane di fine mese, che parte domani con l'offerta di Ctz e Btpei fino a 3,5 miliardi e prosegue venerdì con 7 miliardi di Bot semestrali. Invece oggi a mercati chiusi arriveranno i dettagli dei collocamenti a medio lungo di lunedì: Intesa Sanpaolo prevede un'offerta fino a 3 miliardi di Btp quinquennali, fino a 3,5 di decennali e fino a 1,5 di Ccteu
E a proposito di nuove emissioni italiane, ieri il Tesoro ha annunciato il nuovo Btp Italia, l'ottavo della serie, che avrà scadenza otto anni, allungata rispetto alle emissioni precedenti (quattro, sei anni). Il 10 aprile verrà comunicata al pubblico la cedola minima garantita, mentre l'offerta (differenziata per investitori retail e istituzionali) si terrà dal 13 al 16.
A Piazza Affari l'indice Ftse Mib scende dello 0,13% a 23.303 punti. Ancora sopra il prezzo dell'opa lanciara dai cinesi a 15 euro Pirelli & C. (+0,19% a 15,49 euro). Il cda della società si riunirà il 31 marzo per stabilire la cedola e non è previsto nessun dividendo straordinario. A proposito di dividendo il consiglio di sorveglianza di STM (-0,39% a 8,97 euro) ha approvato la proposta del consiglio di gestione di stabilire quest'anno un dividendo annuale cash di 0,40 dollari per azione da distribuire in quattro rate ciascuna da 0,10 dollari nel secondo, nel terzo e nel quarto trimestre e nel primo trimestre del prossimo anno.
Mentre Mediaset (+0,41% a 4,404 euro), che ha chiuso il 2014 in utile (23,7 milioni da 8,9 milioni del 2013), è tornata dopo due anni a distribuire un dividendo simbolico di 0,02 euro per dare il segnale agli investitori che il peggio è ormai alle spalle. Guardando alla pubblicità in Italia, dopo il -1,3% del quarto trimestre e un gennaio difficile "ma migliore del mercato", ci sono stati segnali di miglioramento a febbraio e marzo si è chiuso piatto, come ha sottolineato il direttore generale di Publitalia, Luigi Colombo.
"Ci aspettiamo opportunità interessanti da aprile ad agosto dato che il secondo e terzo trimestre del 2014 sono stati particolarmente difficili per l'assenza dei mondiali di calcio", ha aggiunto, confermando le indicazioni di +2-4% sull'intero anno. Tengono alle vendite le banche popolari dopo il sì del Senato alla fiducia posta dal governo sul Dl banche. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, è così diventato legge: prevede che le grandi banche popolari potranno adottare al massimo per due anni un tetto pari al 5% dei diritti di voto dopo la trasformazione in società per azioni. Bpm sale dell'1,46% a 0,973 euro, Bper dell'1,55% a 8,165 euro, il Banco Popolare dello 0,97% a 14,63 euro e Ubi Banca dello 0,56% a 7,245 euro.